Adelaide di Borgogna

Dramma per musica in due atti

Libretto di Giovanni Schmidt
Musica di Gioachino Rossini

Prima rappresentazione: 27 dicembre 1817, Teatro Argentina, Roma.

PERSONAGGI
Ottone, Imperatore d’Alemagna, Contralto
Adelaide, vedova di Lotario, Soprano
Berengario, padre di Adelberto, Basso
Adelberto, Tenore
Eurice, moglie di Berengario, Mezzosoprano
Iroldo (nella storia Attone), già Governatore di Canosso, Tenore
Ernesto, uffiziale di Ottone, Tenore
Coro di: Soldati di Berengario, Guerrieri di Ottone, Damigelle, Popolo

La scena è parte nell’antica fortezza di Canosso presso il lago di Garda,
e parte nel campo di Ottone. L’azione è dell’anno 947.

Libretto – Adelaide di Borgogna

ATTO PRIMO

Interno della fortezza di Canosso,
ingombra da macchine di guerra.

SCENA PRIMA

Il popolo è sparso per la scena in attitudine
del più amaro dolore. Iroldo è confuso

nella folla, afflitto e spaventato. Berengario
co’ suoi guerrieri è in atto di chi entra
trionfante in città nemica.

CORO DI POPOLO
Misera patria oppressa
Chi ti darà sostegno?
Tradita principessa,
Speme non hai di regno.
In sì fatal sciagura
Chi mai ci assisterà?

CORO DI GUERRIERI
(a Berengario)
Aprì la chiusa terra
Al tuo valor le porte.
A contrastarti in guerra
Braccio non v’ha sì forte;
Vinta Adelaide, al fine
A te piegar dovrà.

IROLDO
(Infelice! in tal cimento
Più speranza, oh Dio! non hai,
Di salvarti invan tentai;
Né salvarti Otton potrà).

CORO DI GUERRIERI
Adelaide a noi si appressa.

CORO DI POPOLO
(Sventurata principessa!)

BERENGARIO
(Simular mi converrà.)

SCENA SECONDA
Adelaide vestita a lutto, seguita da
Adelberto, e detti.

ADELAIDE
(ad Adelberto)
Lasciami: in te del padre
Vedo il reo core espresso.
(A Berengario)
Vieni: il secondo eccesso
Compi, tiranno, in me.

BERENGARIO
O sempre a me nemica!
Non accusarmi, e cedi.
La mia discolpa vedi:
Tutta ho l’Italia al piè.

ADELBERTO
Ah! non voler che duri
Eterno in noi lo sdegno.
Dammi la destra: il regno
Dividerò con te.

ADELAIDE
Era pur mio quel trono;
Esser ancor può mio.

BERENGARIO
Offrir lo posso in dono;
Perderlo non poss’io.

ADELBERTO
Né te giammai con quello
Rapirmi Otton potrà.

ADELAIDE
(Dio, che m’ami in tal cimento
Di costanza e di valore,
L’invocato difensore
Non negarmi, per pietà.)

BERENGARIO e ADELBERTO
(La superba in tal cimento
Copre invano il suo timore.
L’invocato difensore
Spera ancor; ma non l’avrà.)

ADELBERTO
Ah! crudel, non lusingarti
Ch’io ti lasci ad altri unita.

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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