Gianni Schicchi

Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giovacchino Forzano

Fonti letterarie: da un episodio dell’Inferno, nella Divina Commedia di Dante
Prima rappresentazione: 14 dicembre 1918, Metropolitan Opera, New York
Ciclo “Il trittico”, con Il tabarro e Suor Angelica.

Personaggi:

GIANNI SCHICCHI, 50 anni
LAURETTA, sua figlia, 21 anni

I parenti BUOSO DONATI:
ZITA, detta La Vecchia, cugina di Buoso, 60 anni
RINUCCIO, nipote di ZITA, 24 anni
GHERARDO, nipote di Buoso, 40 anni
NELLA, sua moglie, 34 anni
GHERARDINO, suo figlio, 7 anni
BETTO di Signa, cognato di Buoso, povero e malvestito, età indefinibile
SIMONE, cugino di Buoso, 70 anni
MARCO, suo figlio, 45 anni
La CIESCA, moglie di MARCO, 38 anni

Maestro SPINELLOCCIO, fisico
Amantio di Nicolao, NOTAIO
PINELLINO, calzolaio
GICIO, tintore

Ambientazione: nella camera da letto di Buoso Donati
Firenze, fine del XIII secolo, principio del XIV

In un unico atto e in un’unica scena.

Libretto – Gianni Schicchi

La camera da letto di Buoso Donati. A sinistra
la porta d’ingresso; oltre un pianerottolo e la
scala; quindi una finestra a vetri fino a terra
per cui si accede al terrazzo con la ringhiera
di legno che gira esternamente la facciata
della casa. Nel fondo a sinistra un finestrone
da cui si scorge la torre di Arnolfo. Sulla
parete di destra una scaletta di legno conduce
ad un ballatoio su cui trovansi uno stipo e una
porta. Sotto la scala un’altra porticina. A
destra, nel fondo, il letto. Ai lati del letto
quattro candelabri con quattro ceri accesi.
Davanti al letto un candelabro a tre candele
spento. Le sarge del letto, semichiuse,
lasciano intravedere un drappo rosso che
ricopre un corpo. I parenti di Buoso sono in
ginocchio, intorno al letto, in atto di preghiera.
Gherardino è a sinistra, vicino alla parete; è
seduto in terra, volta le spalle ai parenti e si
diverte a far ruzzolare delle palline di legno.
Luce di sole e luce di candele; sono le nove
del mattino.

I parenti di Buoso sussurrano una
preghiera, mentre Marco, la vecchia Zita e la
Ciesca si lamentano addolorati.

ZITA
Povero Buoso!

SIMONE
Povero cugino!

RINUCCIO
Povero zio!

LA CIESCA, MARCO
Oh, Buoso!

NELLA, GHERARDO
Buoso!

BETTO
O cognato! O cogna-
(Gherardino butta in terra una sedia, e i
parenti, colla scusa di zittire Gherardino,
zittiscono Betto.)

TUTTI
Sciii!

GHERARDO
Io piangerò per giorni e giorni!

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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