Site icon Opera Libretto

Libretto “Il re” di Umberto Giordano

Il re

Novella in tre quadri

di Giovacchino Forzano
per la musica di Umberto Giordano

Prima rappresentazione: 12 gennaio 1929, Teatro Alla Scala, Milano.

Personaggi

IL RE
ROSALINA
COLOMBELLO
LA MOGLIE DEL MUGNAIO
IL MUGNAIO
L’ASTROLOGA
L’UOMO DI LEGGE
IL PRETE
UN CERIMONIERE
UN ALTRO CERIMONIERE
IL MAGGIORDOMO
UN SERVO MORO
LA VOCE DI UN BANDITORE
CORO – FANCIULLI CHE DANZANO – SERVI – CORTIGIANI – GUARDIE
TRE TROMBETTIERI
Nel Settecento. – In un paese dove c’era un Re.

QUADRO PRIMO
QUADRO SECONDO
QUADRO TERZO

Libretto – Il re

QUADRO PRIMO

La stanza della macina, in casa del mugnaio.
Nel mezzo la ruota di pietra e l’albero.
Nel fondo la porta e la finestra da cui si vede

l’ala del mulino.
A destra una porta che dà nelle stanze della casa.
Nel fondo una scala ripida di legno sale a un

piccolo ballatoio ingombro di sacchi e da dove si
attacca la corda dell’albero alla puleggia che fa
girare la macina.
Sgabelli. Una cassapanca. Sacchi di grano e di farina.
Un orologio a cuculo. Appese al soffitto zucche gialle
e piccie bianche e rosse di agli, pomodori ed altre provviste.

SI ALZA LA TELA
Pomeriggio. Il Mugnaio, la Moglie, Colombello,
l’Uomo di Legge, il Prete, l’Astrologa, sono seduti,
silenziosi, pensosi, qua e là per la stanza.
Restano un attimo assorti nelle loro profonde

meditazioni.

L’OROLOGIO A CUCULO
(suona le tre)
Cucu – Cucu – Cucu –
(A un tratto il Prete si alza di scatto come volesse parlare. Tutti
si fanno attentissimi. Ma il Prete mentre è sul punto di parlare
vi ripensa su, dice col gesto: «No, ho sbagliato» e siede
fra la delusione generale.)
(La stessa scena fa l’Astrologa.)
(Quindi l’Uomo di Legge che però parla)

L’UOMO DI LEGGE
Prima di dare o esprimere
sententiam ac iudicium..,

IL PRETE
(spiegando)
sentenza oppur giudizio
sulla question che s’agita…

L’UOMO DI LEGGE
s’impone una domanda
il cambiamento
della pulzella…

IL PRETE
questa freddezza
di Rosalina…

L’ASTROLOGA
questo improvviso
core di marmo…

L’UOMO DI LEGGE
ditemi dove…

IL PRETE
come…

L’ASTROLOGA
e quando…

A TRE
incominciò.

IL MUGNAIO
Su, Colombello…

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
…parla.

COLOMBELLO
In breve, lo dirò.
Son sei giorni.

L’UOMO DI LEGGE
Sex dies.

IL PRETE
Sei giorni.

L’ASTROLOGA
Sei di.

COLOMBELLO
Tutte le sere
quando scendevo dalla carbonaia
ai piè della collina
trovavo Rosalina.
La mia bella mugnaina!
Un fringuello cinguettante
allegra, ridente,
ruzzante e trillante!
E tante volte
si nascondeva
io la cercavo
e lei rideva
e poi correva
io l’inseguivo
e corse e risa per il prato in fiore…
Fino al primo chiarore della luna
si faceva all’amore.

IL PRETE
Al fatto.

L’ASTROLOGA
Al f atto.

L’UOMO DI LEGGE
Ad factum.

COLOMBELLO
Una sera
ho trovato Rosalina
più fredda della brina.
Che cos’hai?
– Non ho nulla.
Perchè così?
– Perchè così mi frulla!
Rosalina, amor mio,
non sai che fra sei giorni
alfin ti sposerò?
E Rosalina mi rispose: No.
Suonava l’Angelus…
E quel suono
di campana
là nel bosco
tanto bello
mi sembrò suonare a morto
per l’amor… di Colombello!
(la commozione lo vince)

IL MUGNAIO
E per potere aver la spiegazione…

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
sapere la ragione…

IL MUGNAIO
del caso incomprensibile…

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
che ci procura, ahimè, tanti dolori…

A TRE
siamo ricorsi
alla saggezza
di lor signori.

L’ASTROLOGA
Tutto chiaro si svela alla mia scienza.
La fanciulla è ammaliata
e per salvarla
con due scongiuri
saprò smagarla.

L’UOMO DI LEGGE
Ma nemmeno per idea!
Ruptura nuptiarum
è caso frequente
astutia puellarum
teniamo presente.

IL PRETE
Ma nemmeno per idea!
Rosalina ha un capriccetto
ma con niente si converte
il rimedio è presto detto:
molte preci e molte offerte.
Tornerà quella che era
con preghiere e molta cera
e vi ho detto il mio parere;
ma più cera che preghiere!

L’ASTROLOGA
È giusto il mio piano!

L’UOMO DI LEGGE
Lo giudico insano!

IL PRETE
Offerte e preghiere!

L’ASTROLOGA
Ma fate il piacere!

L’ASTROLOGA
Bisogna smagarla!
No no. No no no.
Che dite citare?
pregare ed offrire
un buon sortilegio
bisogna imbastire!
Io sola messeri
qui chiaro ci vedo
è inutile alzare
la voce! Non cedo
Non cedo messeri
Non cedo non cedo

Discutiamo!

L’UOMO DI LEGGE
Bisogna citarla!
No no no.
Est vanum smagare
pregare ed offrire
Astutia puellarum
Vocata ab iudice
Bisogna che sia.
Lo dico e lo credo
è inutile alzare
la voce! Non cedo
Non cedo messeri
non cedo non cedo
non cedo…

Discutiamo!

IL PRETE
Ma no! richiamarla
a giusta realtà!
La cosa è sì chiara
che solo ignoranza
che sol petulanza
vederla non può!
Sicuro! Lo affermo
Io dico e lo credo!
È inutile alzare
la voce! Non cedo
Non cedo messeri!
Non cedo, non cedo
non cedo…

Discutiamo!

IL MUGNAIO E LA MOGLIE
C’è un altra questione
dei tre chi ha ragione?
Vi abbiamo chiamato
per darci un consiglio
e invece diventa
maggior lo scompiglio!
Messeri! Messeri!
Di grazia! Di grazia!
non fate maggiore
la nostra disgrazia
Messeri! Messeri!

Discutiamo!

COLOMBELLO
Messeri calma! Ajuto
pietà del mio dolore
venitemi in soccorso
o morirò d’amore!
Messeri ridonatemi
il caro mio giojello,
vi muova a compassione
il duol di Colombello!
Messeri, Messeri,
Messeri…

Finalmente!

(Sul finire del dibattito Rosalina si è affacciata alla finestra.
Mentre la lite infuria è entrata, ha salito la scala e si è nascosta
dietro alcuni sacchi. Il Prete, l’Uomo di Legge, l’Astrologa
seggono sulla ruota della macina per riprendere la discussione.)

ROSALINA
(ha attaccato la puleggia della macina. La ruota gira sempre
più violentemente. Rosalina scuote le piccie dei legumi appese
al soffitto che cadono mentre ride e canta giocondissima)
là là là là
là là là là

LASTROLOGA
Fermate la ruota
fermate fermate
cessate la pioggia

LUOMO DI LEGGE E IL PRETE
Fermate la ruota
fermate fermate
cessate la pioggia!

IL MUGNAIO, LA MOGLIE E COLOMBELLO
Chi gira la macina
Oh! Dio che rovina!
Sei tu Rosalina!
(Il Mugnaio afferra la lunga forca e stacca la puleggia; appena
la macina gira meno vorticosamente, i tre balzano in piedi e
fuggono seguiti dal Mugnaio e dalla Mugnaia che vorrebbero
trattenerli.)

I TRE
Ne va della vita!
Ragazza d’inferno!
Che vada all’inferno!

IL MUGNAIO, LA MUGNAIA
Messeri, messeri
così non fuggite
messeri, messeri
uditeci, udite…
messeri, messeri…
(Escono. Le voci si perdono a poco a poco.)

(Rosalina è sempre in alto.)

COLOMBELLO
Rosalina, ascoltavi!
Rosalina, discendi!
A me soltanto parla
dimmi la verità…

ROSALINA
La la la ra là. La la la ra  là.
È in alto Rosalina
e giù non scenderà!

COLOMBELLO
Rosalina, per pietà…

ROSALINA
La la la ra là. La la la ra là.
Or vola Rosalina
e in terra non verrà!
(rientrano il Mugnaio e la Moglie.)

IL MUGNAIO
Sei la nostra rovina
cattiva Rosalina!
Scendi!

ROSALINA
Non scendo!

IL MUGNAIO
(fa per correre minacciosamente verso di lei)
Ah!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
(e Colombello lo trattengono)
No, dolcezza…

COLOMBELLO
Dolcezza…

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Rosalina, sii buona: vieni qua.
(Rosalina scende con le mani dietro le spalle, di mala voglia.)

IL MUGNAIO
Perchè hai scosso le frutta
e fatto andar la ruota
folletto indemoniato?

ROSALINA
Perchè avete chiamato in casa nostra
l’astrologa, il dottore ed il curato?

IL MUGNAIO

Per cercar di capire
le tue monellerie! Le tue pazzie!
Ma guarda Colombello!
V’è come è dimagrato, poverino!
Non è più un Colombello, è un cardellino!
Ah! di che sei capace
cattiva Rosalina

COLOMBELLO
Io non so darmi pace!
Essere alla vigilia delle nozze!
Averti dato l’abito da sposa
e senza una ragione…
Via! distrutto ogni cosa!
Non dormo più, io non lavoro più;
non andrò più sui monti
perchè non posso scender la collina
e non trovar nel prato Rosalina!
Via tutto in perdizione,
bruci tutto il carbone,
ma non vedere più quel prato in fiore
dove tutto mi grida: Rosalina
non ha più cuore!
Non ha più cuore!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO

No, non è vero!
No, la mia Rosalina
non è cattiva!
Ha avuto fin da quando era piccina
tenero il cuor come una fogliolina
e parlerà…
(a Rosalina)
sì parlerai perchè
tu non vorrai far piangere anche me!
Rosalina… bambina.:.
ricordati di quando eri piccina…
(Rosalina già commossa dalle parole di Colombello, dà
in pianto e abbraccia la madre. La madre fa cenno al marito
ed a Colombello che ormai la ragazza è vinta e parlerà)
Su… Rosalina su…
parla e non pianger più!

ROSALINA
(solleva il volto, si scioglie dall’abbraccio con la madre,
si asciuga le lagrime col grembiule, e a poco a poco
parlando si rinfranca)
Se non parlavo…
no… no… non era per cattivo cuore…
ma per non dare a tutti un gran dolore.
(sorpresa generale)
Mi ci avete costretta…
Ebben, peggio sarà.
Ed ora vi dirò la verità.
(Attesa di tutti.)

ROSALINA
Son sei giorni… da quando in quella sera
nel bosco udii cantar la capinera.
Sentir la capinera
quando la sera imbruna ed esser sola
la capinera dice la fortuna!
Ah! come mi cantava a piena gola!
(Gorgheggiando come la capinera)
« La buona fortuna figliola!
la buona fortuna
figliola! Figliola! »
A un tratto uno squillare
di trombe, di corni!
Un suono trionfale
che ognor si avvicina
che ognor si avvicina…
Passava la caccia Reale!
Un nugolo di paggi
di cavalli e scudieri e cavalieri
e all’improvviso
dalla boscaglia folta
proprio davanti a me…
apparve… apparve… il Re.
O Colombello!
Com’era bello!
I bei capelli biondi inanellati
sulle spalle ondeggianti
il petto luccicante di diamanti;
dritto a cavallo maestoso e lento
nel manto a fiordalisi d’oro e argento!
Passò, io mi appoggiai per non cadere…
era sera… ero sola…
sulla mia testa ancor la capinera
« la buona fortuna figliola
la buona fortuna
figliola! Figliola! »
Da quel momento non ho avuto pace!
Non dormo più non vivo più perchè…
Io sono innamorata!
Io sono innamorata
del Re! del Re! del Re!

COLOMBELLO – IL MUGNAIO – LA MOGLIE
Innamorata del Re?
È pazza!
È pazza!
È pazza!

ROSALINA
(esaltatissima)
No! C’era una novella tanto bella!
La figlia del mugnaio
con una stella in fronte
la bella mugnaina
divenne poi Regina!
Ha una stella Rosalina!
Era sera, ero sola.
La buona fortuna figliola!
Figliola! Figliola!

LA MOGLIE
Son novelle, bambina.
Sei pazza, Rosalina.

IL MUGNAIO
Che rovina! Che rovina!
È impazzita Rosalina.

COLOMBELLO
Povero me!
Povero me!
Innamorata del Re!
Innamorata del Re!

A TRE
Tu sei pazza! Sei pazza!
È una pazzia!

ROSALINA
Se non mi sarà dato di calmare
l’amoroso tormento
io finirò i miei giorni in un convento!
(In tono reciso che tronca ogni speranza e ogni parola ai tre)
Ho fatto un giuramento:
o il Re o il convento.
(I tre sono allibiti)
Colombello sposarti
sarebbe un ingannarti.
(prende dalla cassapanca la scatola con la veste di sposa)
Questa è la veste bianca
di giglio e spigo ancor tutta odorosa,
tu la potrai donare a un’altra sposa.
Ed ora vanne e non tornar mai più…
Vedi: anch’io son commossa
perchè ti voglio bene
ma è tutta un’altra cosa…
O olombello mio…
addio per sempre…
(lo abbraccia)
Addio!
(rientra a destra)
Addio! Addio!
(corre un’ultima volta ad abbracciarlo e scompare)
Addio!
(Il Mugnaio e la Moglie la seguono cercando di trattenerla)

COLOMBELLO
(affranto)
Tutto è finito così.
Tutto è finito così.
Spento quel sogno bello
Spento per Colombello.
Se m’abbandoni
o Rosalina
solo rimango
solo nel mondo
col pianto e col dolor.
Mai più vedrò nel prato in fior
quel vago ardor degli occhi suoi.
Tutto era luce,
bella la vita,
ora è finita
la gioia in me.
Se m’abbandoni
mia Rosalina
io morirò d’amor.
(Il ugnaio e la Moglie ritornano; vanno verso Colombello
e aprono le braccia come per dire: non c’è rimedio.
Colombello affranto e sconsolatissimo esce portando con sè
la scatola con la veste di sposa.)
(Il Mugnaio e la Moglie restano pensosi,
seduti uno a destra, l’al­tra a sinistra.)

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Che sciagura!

IL MUGNAIO
Che rovina!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Rosalina !

IL MUGNAIO
Rosalina!
Con idee
balzane e insane.

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
E l’abbiam
tirata su…

A DUE
A minuzzoli
di pane!

IL MUGNAIO
Tutti i nostri
sacrifizi.

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
I sospiri
sulla culla…

IL MUGNAIO
Tutto questo
poi perchè…

A DUE
S’innamorasse del Re!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Che sciagura!

IL MUGNAIO
Che rovina!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Rosalina!

IL MUGNAIO
Che sciagura!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Che gran guaio!

IL MUGNAIO
O mogliera !

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
O mio mugnaio
(si abbracciano piangendo.)
(A un tratto mentre sono ancora abbracciati si ode fuori
la trombetta di un banditore seguita dal bando):

IL BANDITORE
Il Re fa noto
che accorda udienza
in questi giorni
di sua presenza.
Ma a chi porta
porta aperta
e chi non porta parta.
Saran gradite
le buone pesche
i polli giovani
e l’uova fresche.
(Suona ancora la trombetta.
I due vecchi ascoltando
si sono sciolti dall’abbraccio.)

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Mugnaio!

IL MUGNAIO
Mogliera?

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Hai sentito?

IL MUGNAIO
Ho sentito. Perchè?

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Il Re dà udienza…

IL MUGNAIO
Ebbene?

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Se andassimo dal Re?
È il padre di noi tutti,
lo dicono sì buono e generoso
gli raccontiamo il caso doloroso…
e forse chi lo sa …
il Re ci salverà! …

IL MUGNAIO
Mogliera ! quale idea!
Su presto! lesta lesta
vestiamoci da festa
e andiam davanti al Re!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Per via c’è Colombello
Vi andremo tutti e tre.

A DUE
Dal Re! Dal Re! Dal Re!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Prepara i regali!

IL MUGNAIO
Prepara le vesti!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Siam salvi!
(La Moglie prende i vestiti dalla cassapanca.)

IL MUGNAIO
Siam salvi!

A DUE
Siam salvi perchè
andiam dal Re! Dal Re! Dal Re!
(Vanno a indossare gli abiti da festa.)

L’OROLOGIO A CUCULO
Cu cu – Cu cu – Cu cu – Cu cu!

CALA UN VELARIO

Passano da sinistra a destra: il Mugnaio con
quattro polli, due per mano penzoloni con la
testa in giù.
La Mugnaia con un panierino di uova e un
piccolo otre di olio.
Colombello con due conigli bianchi uno per
mano e sotto il braccio la scatola con la veste
da sposa.

SI APRE IL VELARIO

QUADRO SECONDO

I giardini reali.
Una radura d’erba circondata da siepi ed archi

di bossolo tagliati regolari e tutti coperti di fiori.
A destra nel fondo un viale breve conduce allo
scalone che porta al castello.
Statue di fauni ridenti coperte di verde; molte

e regolarmente disposte.
A destra, sotto un arco, il trono del Re, al quale

si sale per alcuni gradini.
Nella radura ferve un ballo di bambini che danzano
in onore del Re mentre il coro canta una canzone.
Il Re è in piedi sui gradini del trono appoggiato

al gran bastone, regale, meraviglioso.
Il suo Maggiordomo, riccamente, sfarzosamente

vestito è ai piedi del trono.
La folla si assiepa tutta intorno allo spazio riservato
al ballo.
Alcuni servitori girano tra la folla a raccogliere

suppliche ed offerte.
Alla fine del ballo, quando i bambini fanno l’omaggio
al Re, omaggio 
finale, i sei servitori saranno allineati
recando tre tavole con cumuli alti qualche metro di
polli, uova ed altra grazia di Dio, tre con tre tavole con
cumuli alti qualche metro di suppliche.

IL RE
Delle mie grazie, o sudditi,
voi non sarete privi.

UN CERIMONIERE
Le provviste?

IL RE
In dispensa.

UN CERIMONIERE
Le suppliche?
(attesa generale.)

IL RE
Agli archivi!

TUTTI
(esplosione di gioia)
Evviva il Re! Onore al Re!
(I servi in fila indiana si avviano nel viale col Cerimoniere)
(Le trombe squillano e annunziano che la festa è finita.)
(Tutta la folla si allontana. Uscita la folla, il Re fa per
scendere i gradini del trono, quando un Cerimoniere:)

UN CERIMONIERE
Sire, tre sudditi
domandano un’udienza.

UN ALTRO CERIMONIERE
Portano doni?
(il Cerimoniere dice di sì con un cenno del capo.)

IL RE
Ingordo! Avanti!
(Il Cerimoniere esce ed introduce il Mugnaio, la Moglie e
Colombello, coi doni.)

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
(al marito)
Parla tu…

IL MUGNAIO
(a Colombello)
Parla tu….

COLOMBELLO
(ai due)
Parlate voi.

IL MUGNAIO
Non oso.

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Mi vergogno.

COLOMBELLO
Parlare al Re!

IL RE
Coraggio.

A TRE
Parliamo tutti e tre.

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Maestà!

IL MUGNAIO
Sire!

COLOMBELLO
Sovrano!

A TRE
Da te veniamo col cuore in mano.
(Depositando i doni sui gradini del trono.)

IL MUGNAIO
Nostra figlia….

COLOMBELLO
Rosalina….

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Fidanzata a Colombello
fra sei dì dovea sposarlo….

IL MUGNAIO
Ed invece sul più bello….

COLOMBELLO
Essa sprezza tanto amore….

IL MUGNAIO
E ci getta nel dolore!

COLOMBELLO
(mostrando la scatola che richiude l’abito da sposa)
Mi ha reso la veste di sposa
di gigli odorosa
dicendomi: addio
finito è l’amor mio.

IL RE
O povero ragazzo, mi rincresce,
ma non so quel che farti figliol mio,
non vorrai certo che ti sposi io.
Dimmi che cosa posso far per te.

A TRE
Tutto Maestà!

IL RE
Perchè?

COLOMBELLO
Perchè… perchè non sai
della ripulsa amara
la cagion qual’è.

IL MUGNAIO
Rosalina ti ha visto un dì passare…

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Superbo!

COLOMBELLO
Splendente!

IL MUGNAIO
Regale!

A TRE
Oh! che sventura. ahimè!
S’è innamorata di te!

IL RE
Di me?

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Di te!

IL MUGNAIO
Di te!

COLOMBELLO
Di te!

COLOMBELLO, IL MUGNAIO E LA MOGLIE
La mia fidanzata / La nostra figliola
è innamorata del Re!
Siam povera gente
tu sol sei capace
Sovrano potente
di darci la pace,
buon padre e buon Re
prostrati attendiamo
soccorso da te!
(si prostrano sul primo gradino del trono. Una pausa.)

IL RE
S’è innamorata di me!
(lievemente si pavoneggia)
È bella, la pulzella?

COLOMBELLO
Sire! Una rosa!
Un fiordaliso! Un giglio! Un gelsomino!…

IL RE
Tutto un giardino
di primavera!…
(lieve pausa. Il Re pensa un istante)
Bene, il vostro dolore
del Re ha commosso il cuore
e il Re vi aiuterà
con paterna bontà.

I TRE
(hanno uno scatto di riconoscenza.)

IL RE
Mugnaio, vanne a prender la fanciulla
e al mio castello adducila perchè
voglio che passi la notte con me.
(I tre sobbalzano.)

COLOMBELLO
Maestà

IL MUGNAIO
Forse è uno scherzo dell’udito…

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Forse non ho capito.

IL RE
Mugnaio, vanne a prender la fanciulla
taci e obbedisci agli ordini miei
voglio passare la notte con lei.

A TRE
Ma…

IL RE
Ho detto. Basta.

COLOMBELLO
Felicità

IL MUGNAIO
Che pispole!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Alla larga!

A TRE
Che bella paterna bontà!

IL MUGNAIO
(audace e risentito)
Sono proposte
da farsi a un padre?

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Che bel riguardo
per una madre!

COLOMBELLO
Ringrazia il Cielo
che tu sei Re
se no l’avresti
da far con me!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Siam gente povera!

IL MUGNAIO
Però onorata!

COLOMBELLO
E a tutta prova!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Riprendo i polli!

COLOMBELLO
Piglio i conigli!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Riprendo l’uova.

IL MUGNAIO
(alla moglie)
Io l’ho con te
che sei voluta
venir dal Re!

LA MOGLIE DEL MUGNAIO
Io lo credevo
un Re più onesto.

COLOMBELLO
Voleva prendere
il posto mio…

COLOMBELLO
O vergogna! O dolore disperato!

IL MUGNAIO E LA MOGLIE
O disonor! Disperazione!

IL RE
(alle guardie)
Basta!
Siano tratti in arresto!
(le guardie si impossessano dei tre.)

A TRE
Oh! Dio
Oh! Dio!

IL RE
(al maggiordomo)
Tu va a cercare
la fidanzata
di Colombello !
Portale questa gemma!
Dille che il Re… toccato dal suo amore
l’attende questa notte al suo castello!
Via!
(I tre sono trascinati dalle guardie verso il fondo mentre gridano.)
(Il Maggiordomo pomposamente scandendo i passi, appoggiandosi
al bastone, tenendo alta la gemma si avvia a sinistra. Il Re
maestosamente, seguito da cortigiani, si avvia a destra.)

CALA UN VELARIO

(Preceduta dal Maggiordomo pomposissimo passa Rosalina,
felice e raggiante come se mille capinere le cantassero:)
«La buona fortuna figliola!
Figliola! Figliola! Figliola! ))
(Passano da sinistra a destra.)

QUADRO TERZO

La camera da letto del Re. Di una ricchezza da novelle.
In primo piano a destra e a sinistra una porta.
A destra una tenda cela l’alcova reale. Il fondo
è tutto corso da arazzi d’oro.
Varie lampade mandano luci diverse.
La scena è vuota. Un silenzio. Quindi musiche

misteriose si odono internamente.
La porta a sinistra si apre. Entra pomposamente

il Maggiordomo seguito da Rosalina.
Il Maggiordomo le fa cenno di aspettare
quindi col solito passo si ritira.

ROSALINA
(sola)
(si guarda intorno, curiosamente)

Io son nel castello del Re.
E fra tante ricchezze
Io povera così…
(Da un arazzo esce a passo di danza un servo moro che porta
sulle braccia una candida veste da sposa. La depone su un
piccolo tavolino.
Il moro, senza proferir parola, va verso il fondo, solleva un
arazzo e lascia vedere un grande specchio. Il moro accenna
lo specchio, la veste e si ritira, sempre a passo di danza.)

ROSALINA
Il Re mi manda l’abito da sposa…
Ah! presto presto
prima ch’ei giunga…
(comincia a cambiarsi)
Oh, come è uguale a quello
che mi aveva donato…. Colombello.
I vestiti da sposa
si somigliano tutti.
(davanti allo specchio, mentre si veste di bianco.)
Oh! che diversa sorte m’aspettavo
rivestita così.
In un mattin sereno
uscire nella via
al suon delle campane
della chiesetta mia.
La mia chiesetta in festa,
di luci luminosa,
che vide battezzarmi
e mi vedeva sposa.
I bimbi buttan fiori
e feste al mio passar
vedere la mia mamma
di gioia lacrimar.
Così coi fior d’arancio
per unico gioiello
andare stretta stretta
al braccio a Colombello.
(riprendendo la sua gaiezza)
Che cosa è Colombello
Colombello Colombello!
sempre nero come un merlo
Colombello Colombello !
(una risata)
La bella mugnaina
con una stella in fronte
diventerà regina!
(si mette in testa la gemma donatale dal Re)
Me l’ha donata il Re
la colse in ciel per me.
Brilla sulla mia fronte
risplende più del sole
è il sol che alfine illumina
la mia felicità.
Son dal Re!
Son dal Re!
Son dal Re!
Il sole risplende nei cielo
soltanto per me.
Io son nel castello del Re!

UNA VOCE LONTANA
Il Re!

UNA VOCE PIU’ VICINA
Il Re!

ROSALINA
Fra un istante sarò vicina…

LA VOCE
Il Re
(la porta a destra si apre: appare il Re,
la porta si richiude alle
sue spalle. Il Re avanza qualche passo.
Il raggio d’oro di
una lampada appesa al soffitto lo investe.
Rosalina cade in
ginocchio davanti a lui.)

IL RE
Alzati, Rosalina.
(la fanciulla si rialza)
Come sei bella!
Un fiore come te
non è fiorito mai
nei giardini del Re.

ROSALINA
(come fuori di sè dall’emozione)
O Sovrano… Sovrano…
Sono così confusa…
che non ho ben compreso
il suon di quegli accenti…

IL RE
O Rosalina, in veste di sposa
come sei bella!
vederti e amarti è sola una cosa.

ROSALINA
O Sovrano… Sovrano…
non mi parlar così
se tu non vuoi che muoia
dalla gioia!

IL RE
dunque vero
che nel tuo cuore
fiorì per me un così grande amore?

ROSALINA
Ali! Maestà non è amore! E’ più che amore!
Ti vidi e mi apparisti
come or ti vedo bello! Bello! Bello!
Essere sovrumano…
Da quel momento o Re
io fui tutta per Te!…

IL RE
Dunque la tua bellezza….

ROSALINA
(trillando)
Nell’offrirtela senti la mia gioia!…

IL RE
E la tua giovinezza…

ROSALINA
Nell’offrirtela senti la mia gioia…

IL RE
M’offri tutta la vita…

ROSALINA
E con gioia infinita.

IL RE
(con strano, tenuissimo accento mai udito da lui sinora)
O momenti… divini!…
(come in estasi, pianissimo, come la rievocazione di un
ricordo lontano)
Notte d’amore nell’alcova d’oro…
l’amorosa malia dal cuor mi sale
la tua corona di capelli biondi
o bella è della mia ben più regale!
Momenti divini…
o tempo lontano!…
Non un sussurro o notte… o notte taci
più dolce ancor del sussurrar dei fiori
il mormorio sarà dei nostri baci…
Notte d’amore nell’alcova d’oro…
(Un attimo. Quindi, come si svegliasse batte col bastone un piccolo
gong. Il servo moro si presenta e gli si avvicina dopo avere spinto
presso il letto una specie di manichino attaccapanni.)
(Il Re con altra intonazione.)
Grazie, fanciulla mia,
per questo dolce istante
di buona nostalgia.
(Il Re si appoggia ad una poltrona.
Il servo moro gli toglie uno
stivalone e gli calza una pantofolina.)
Mi hai fatto ricordare…
(Il servo moro toglie al Re l’altro stivale
e gli calza un’altra pantofolina.)
Gli accenti che sapevo…
(Il servo moro gli toglie il manto e il giustacuore.)
Trovare ai miei bei dì…
(Il servo moro gli toglie la parrucca,
gli dà il bastoncino e riveste
il manichino degli abiti tolti al Re.)
(Il Re appressandosi a Rosalina)
Quando non ero… così…

ROSALINA
(con un grido di terrore)
Ah! Ah! Ah! Ah!…
(indietreggia come cercando di fuggire.)

IL RE
(ridendo)
Eh eh eh eh!…
Cos’è? Cos’è? Cos’è?
Non vuoi più bene al Re?
Pei tuoi capelli belli
T’offro tutti i gioielli…

ROSALINA
(fuggendo atterrita per la stanza mentre il Re la
segue ridendo)
Non li voglio, i gioielli
Non li voglio non li voglio
Non li voglio!…

IL RE
Rosalina, sii buona, io t’offro la Corona.

ROSALINA
(prende la corona e la fa ruzzolare per la stanza)
Non la voglio la corona.
Non la voglio non la voglio
non la voglio la corona…

IL RE
E allor che cosa brama
il cuoricino tuo
capricciosetto e giovincello?

ROSALINA
Colombello! Colombello!

LA VOCE DI COLOMBELLO
(dall’interno)
Rosalina !

IL RE
E sia!
(salutando Rosalina esce.)
(Si ode battere un gong. Si apre la porta.
Entra Colombello e
dopo di lui il Mugnaio e la Moglie
del Mugnaio che restano
nel fondo.)

ROSALINA
(si slancia verso Colombello)
Colombello!

COLOMBELLO
(respingendola)
Ah! Rosalina!
Come ardisci avvicinarti?
Ah! Vergogna. Oh! disonore.

ROSALZNA
Dolce amore! Dolce amore!
Voglio bene solo a te.

COLOMBELLO
Ah! Qual notte ha mai passato
Colombello disperato…

ROSALINA
Disperato? Ma perchè?

COLOMBELLO
E lo chiedi? Qui con lui
Col tiranno maledetto…
(fa per slanciarsi contro il manichino
che sembra il re. Il servo
moro e Rosalina risolutamente
sbarrano il passo a Colombello.)

ROSALINA
Colombello… Gran rispetto
ed amore al nostro Re …
La pazzia ora è svanita…
Come un padre dolce e buono
Colombello ei m’ha guarita.
(Colombello si arresta sorpreso dalla sicurezza di Rosalina.)

COLOMBELLO – IL MUGNAIO – LA MOGLIE
T’ha guarita? Ma perchè?
Ma perchè?

ROSALINA
Ma perchè…

IL RE
(da dentro)
Guai se riveli il segreto del Re!
Colombello ti basti!
Rosalina è guarita
ed è innamorata di te.

COLOMBELLO
Di me?

IL MUGNAIO
Di te?

LA MOGLIE
Di te?

ROSALINA
Di te!
(Dal fondo entrano frettolosamente
l’Uomo di Legge;
l’Astrologa, il Prete.)

L’UOMO DI LEGGE
Per ordine del Re
io dico che il contratto
per gli sponsali è fatto.

L’ASTROLOGA
Per ordine del Re
io vi predico giorni lieti e belli
e molti prosperosi Colombelli.

IL PRETE
Per ordine del Re io vengo a dirvi
che sono pronto in chiesa a benedirvi.

COLOMBELLO
(come se si riavesse dal suo stupore)
Si. Tutto e pronto…
ma la corona
di fior d’arancio… ahimè…
Sire…
(si volge verso il pupazzo,
che invece è stato spinto dal moretto
dietro la tenda.)

ROSALINA
Vedi che il Re è scomparso
e la corona, o amore, è qui per te.

COLOMBELLO
(abbracciando Rosalina)
Vieni! La gioia in cor m’è rifiorita
o sposa mia diletta!

(Gli arazzi lentamente si aprono.
Appare il vasto giardino con
gli aranci fioriti illuminato dalla luce
sfolgorante del sole.
La scena si riempie di cortigiani e di paggi
con fiori e doni del Re.)

ROSALINA
In te solo mio bene,
della mia vita è il fiore.

COLOMBELLO
Sospirato tesoro.

ROSALINA e COLOMBELLO
Pace ed amore solo avrò da te.

IL CERIMONIERE
Ecco i doni del Re.
O sposi andiamo.

TUTTI
(Inneggiano agli sposi).
(Il corteo s’incammina. Uno squillare di campane.)

(Appena uscito il corteo il moretto chinale ancora gli arazzi,
il Re va a letto, bacia il medaglione, lo depone sul guanciale
e si  addormenta.)

F  I  N  E

Exit mobile version