Etearco

Dramma per musica in tre atti

Musica: Giovanni Bononcini
Libretto: Silvio Stampiglia
Prima rappresentazione: Vienna, Hof, carnevale 1707

Ruoli:

  • Etearco, Rè di Asso in Creta
  • Mirene, Dama principale di Asso
  • Fronima, Figlia di Etearco
  • Ariſteno, Fratello di Etearco
  • Polinnesto, Rè di Tera
  • Temiso, Confidente di Etearco
  • Zelta, Nutrice di Mirene
  • Delbo, Servo di Polinnesto
  • Cavalieri, soldati, marinari, paggi

Libretto – Etearco

Dedica

SACRA CESAREA REAL MAESTÀ.

Offerisco in Atto dì profondissimo Ossequio alla Sacra Cesarea Real Maestà Vostra l’Etearco, nulla troverà in esso, tch degno lo renda nè di comparirle avanti, nè del suo Augustissimo Patrocinio, mà se non hà pregio alcuno per esser mio, hà la gloria, di esser di Comando della Cesarea Maestà Vostra, onde quanto mi confondo delle mìe debolezze, tanto vado altero delle sue Clementissime Grazie, anzi queste così ardito mi fanno, che prostrato à piè del suo Trono Imperiale superbamente mi vanto, e riverentemente mi sottoscrivo

Della S. C. R. M. V.
Umilissimo Divotissimo Ossequentissimo Servitore
Silvio Stampiglia

Argomento

Etearco Rè d’Asso in Creta ebbe colle prime nozze una Figliuola nominata Fronima, la quale fù dalla seconda Moglie così malignamente perseguitata, e incolpata, che il Padre rimasone ingannato deliberò di farla morire: costretto per tanto Temiso suo familiare à promettergli con giuramento, che averebbe eseguito il suo volere in ciò, che richiesto l’avesse, gli ordinò che sommergesse Fronima in Mare: Temiso per osservare insieme il giuramento, e per iscbivare tale sceleraggine, gittolla in Mare ligata ad una fune, colla quale immediatamente viva la trasse fuori, e così lasciolla nell’isola di Tera, dove poi fu foccorsa, ed amata da Polinnesto. Sopra questo fatto che racconta Erodoto nel quarto Libro delle sue Storie è fondato il presente Drama, con quanto in esso si finge.

 

ATTO PRIMO

 

Scena prima

 

Bosco,e Mare tempestoso.

Fronima in abito di Pastorella.

Fronima

Fronima sventurata,
Tiranno Genitore, empia Mirene:
Polinnesto mio bene
Ecco raminga in queste
Solitarie foreste
Quella, di cui sospiri esser Consorte,
Avanzo miserabile di morte.

Son Figlia infelice
D’un barbaro Rè.
A’ un vile ricetto
Chi guida il mio piè?
O’ almen chi mi dice
Un rustico tetto,
Un’ antro dov’è?

Son, ecc.

 

Scena seconda

 

Polinnesto, e Delbo sopra Navi agitate dal Mare, che vengono à riva, e detta.

Fronima

O quante, ò quante pene
Cosi sola, e smarrita
Sovra deserte arene à me fan guerra!
Pietà, soccorso, aita.

Polinnesto e Delbo

(insieme)

A’ terra, à terra.

Fronima

Scosse dal Mare infido
Navi, che cercan Porto.

Polinnesto e Delbo

(insieme)

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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