Ginevra di Scozia

Dramma eroico per musica

Libretto di Gaetano Rossi
Musica di Johann Simon Mayr

Prima esecuzione: 21 aprile 1801, Trieste, Teatro Nuovo.

Personaggi:

Il RE di Scozia basso
GINEVRA figlia del Re di Scozia soprano
POLINESSO gran contestabile del regno tenore
ARIODANTE cavalier italiano mezzosoprano
LURCANIO fratello di Ariodante mezzosoprano
DALINDA damigella soprano
VAFRINO scudiere di Ariodante tenore
Il GRAN SOLITARIO di Scozia basso

Coro di Grandi del regno, Duci, Guerrieri, Solitari, Guardie reali, Soldati scozzesi, Soldati brittanni, Prigionieri irlandesi, Donzelle scozzesi, Popolo, Sgherri.

La scena è nella città di S. Andrea, capitale del regno di Scozia, e nelle sue adiacenze.

Libretto – Ginevra di Scozia

A sua eccellenza
Il signore signore Pompeo del S. R. I. conte Brigido di Bresowiz, libero barone in Marenfels ecc., ecc., di sua reg. ap. maestà effettivo consigliere intimo; ciamberlano, governatore, capitano civile e comandante militare della città e porto franco di Trieste.
La rispettosa impresa di questo «Teatro nuovo», il quale, sotto i benefici auspici dell’eccellenza vostra, viene felicemente ad aprirsi, mancherebbe a sé stessa non meno che all’ossequio dovuto al vostro sublime grado, se trascurasse di dedicarvi il complesso del primo spettacolo che viene a rappresentarvisi, ed a manifestare insieme, che il nuovo lustro ed ornamento che da ciò ridonda a questa nobilissima città, è uno de’ graditi effetti delle tante cure di vostra eccellenza per renderla ogni dì più cospicua e famosa.
Se la dedica di uno spettacolo teatrale fosse un’occasione opportuna a tessere l’elogio delle vostre virtù e de’ vostri meriti, ed a riandare i vantaggi reali che il vostro ben augurato, come ben sostenuto governo, ha resi a questa commerciante piazza marittima, brillerebbe anche in questa un qualche raggio almeno de’ vostri alti pregi, e vi si scorgerebbe un lampo della sincera publica riconoscenza per l’ampliazione, a voi dovuta, delle relazioni commerciali, per l’incoraggiamento dell’industria nazionale, per l’allettamento di tante case estere che sonosi portate ad aggrandire il nostro commercio e la nostra popolazione; ma tuttociò, oltr’essere impresso ne’ cuori, offenderebbe forse la vostra modestia con la quale solete voi tuttodì velare li magnanimi tratti delle vostre operazioni.
L’impresa adunque, piena di quella fiducia che sa ispirare il sublime genio, è la benevole propensione vostra per sostenere gl’impegni diretti al publico trattenimento ed al sollievo dalle cure delle occupazioni gravi, passa, come ad offerire divotamente, così a raccomandare caldamente all’eccellenza vostra questa ed ogni altra produzione che avrà l’onore di far porre su queste illustri scene.

Trieste, il dì 18 aprile 1801.

Atto primo

[Sinfonia]

Scena prima
Galleria nella reggia, corrispondente a vari appartamenti.
Il Re, e Grandi del regno sono tutti in varie attitudini di spavento e di desolazione: rivolti al cielo intuonano il seguente

[N. 1 – Introduzione]

CORO
Deh! proteggi, o ciel clemente,
le nostre armi, il nostro fato:
fa’ che resti debellato
un nemico traditor.

RE
Ah! Ci fosse il duce amato!
ei sarebbe vincitor.

CORO
Ciel pietà…
(s’ode improvviso echeggiare di voci giulive e suono di marziali stromenti)
Ma qual si sente
suono festoso, alto clamore!
Dolce speme scende al cuore,
e cessando va il timor.
(s’aggirano per la scena, e vedendo comparire Lurcanio seguìto da due scudieri, gli s’affollano tutti intorno: ed egli presentandosi al re)

LURCANIO
Consolatevi, esultate;
di tremare ormai cessate:
col soccorso armato in campo
Ariodante è giunto già.

RE E CORO
(con giubilo)
Ariodante! Oh lieto evento!
Ah! Spedito un dio ce l’ha.

LURCANIO
Il suo braccio, il suo valore
il nemico abbatterà.

RE E CORO
Il suo braccio, il suo valore
il nemico abbatterà.

Recitativo

RE
Ah! L’impazienza mia,
Lurcanio, appaga in brevi accenti: ah dimmi…

LURCANIO
Signor, fino alle mura,
che al mio comando tu affidasti, giunti
eran già gl’Irlandesi. In fuga i tuoi,
non dal valor, dal numero sospinti,
al nemico cedeano oppressi e vinti:
quando inatteso il prode mio germano
che i Brittanni alleati
in soccorso traea, piombò su loro
e cominciavan già a piegare omai,
quando io col lieto annuncio a te volai.

RE
Prode, invitto Ariodante!
Oh sempre mio liberator!

LURCANIO
Permetti,
sire, che voli del germano amato
a divider la gloria ed i perigli.

RE
Va’: trionfa con lui.

LURCANIO
Non dubitare:
vedrai bella vittoria
salvarti il regno, e accrescerti la gloria.
(parte co’ due scudieri)

RE
Qual dolce speme! Ah sì! In sì lieto giorno
faccia fra noi ritorno
la gloria ed il piacer: lieto, e sereno
ci torni il core a respirar nel seno.

[N. 2 – Coro e cavatina Ginevra]
Il Re e i Grandi si incamminano per partire cantando in

CORO
S’apra alla gioia
contento il core,

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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