La favola del figlio cambiato

Favola in tre atti e cinque quadri

Musica di Gian Francesco Malipiero
Libretto di Gian Francesco Malipiero da Pirandello

Fonti letterarie: novella omonima di Luigi Pirandello
Prima rappresentazione: 13 gennaio 1934, Braunschweig, Landestheater.

Video dell’opera

Personaggi
La Madre, soprano
Il coro delle madri, soprani
L’uomo saputo, tenore
Voci interne, coro misto
Vanna Scoma, contralto
Primo contadino, baritono
Secondo contadino, baritono
La sciantosa, mezzosoprano
L’avventore, baritono
La padrona dei caffè, soprano
Tre sgualdrinelle, soprano
La regina/Il suonatore di pianoforte, personaggi muti
Il coro dei monelli,
Figlio-di-re, tenore
I marinaretti,
Il principe, tenore
Primo ministro, baritono
Secondo ministro, baritono
Il podestà, tenore
Le donne, soprani
La folla

AVVERTENZA
Le parti principali sono quattro: La Madre, Vanna Scoma, Il Principe, Figlio- di-re. Si potrebbe, a sei parti secondarie, dare una certa importanza (e risparmiare 7 cantanti) lasciando interpretare dallo stesso cantante due o tre personaggi e precisamente: La prima e La seconda madre del 1° e 2° quadro potrebbero essere poi La prima e La seconda sgualdrinella nel 3° quadro e Una delle donne nel 5° quadro. Il primo e Il secondo contadino nel 2° quadro potrebbero essere Il primo e Il secondo ministro del 4° e 5° quadro e L’Avventore (3° quadro) potrebbe diventare Il maggiordomo del 4° e 5° quadro. L’uomo saputo del 1° quadro potrebbe diventare Il podestà, del 5° quadro. Rimarrebbero 3 piccole parti: La Sciantosa, La padrona del caffè e La terza sgualdrinella del 3° quadro. Totale: 13 cantanti anziché 20.
G. F. M.

Libretto – La favola del figlio cambiato

ATTO PRIMO
QUADRO PRIMO
Si apre il sipario. Si vede una gran tenda nera,
di là dalla quale è la vita, che la Madre, cieca nel suo dolore,
non può più vedere. La tenda si potrà aprire nel mezzo
e facilmente tirare quando occorrerà, ai luoghi indicati,
per mostrare le scene e parti di esse, già preparate dietro,
ciascuna con le luci particolari.
Ora, sul fondo nero di questa grande tenda, lei sola,
la Madre, che vi sta davanti, piccola e sperduta,
sarà illuminata dall’alto, da un lume quasi spettrale.
Dopo un momento di pausa, la Madre, senza muoversi,
si metterà a parlare con sconsolata umiltà.

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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