La sirena

Idillio lirico

Musica di Adolfo Baci
Libretto di Enrico Golisciani

Prima esecuzione: 22 febbraio 1903, Teatro Rossini, Venezia.

Personaggi

EVA soprano
IENNY albergatrice mezzosoprano
Fratelli:
KARL giovane musicista tenore
WALTER capitano baritono

L’azione nel Tirolo. Princìpi del secolo.

Parte prima
Parte seconda

Libretto – La sirena

Parte prima

CORO INTERNO
Delle caprette belle – le campanelle – s’ode squillar
– Venite, orsù, caprette – le verdi erbette – a pasturar.

S’alza la tela.
Vasta camera terrena in una locanda campestre. Porta nel fondo, che dà sulla via dominata da una catena di rupi. Porta a dritta – a sinistra un vecchio cembalo, ed un sofà. Un tavolo, delle sedie, una credenza con bottiglie e bicchieri, e pochi altri mobili. Pomeriggio estivo.

Scena prima
All’alzarsi della tela, Ienny è in fondo alla scena, guardando al di là della porta.
Ecco lì… La campagna sempre verde, e ridente…
la via maestra, bianca di polvere, e di sol. –
E mai spuntar – da un pezzo! – Mai l’ombra solamente
d’un passegger si vede! Pigliano tutti il vol,
appena che un ciarliero – e non ne manca mai! –
dell’errante Sirena narri loro il mister.
La cosa divien seria! – Stentar dunque dovrai
in tal modo la vita, Ienny, né più veder
d’un uom l’aspetto? – È questo il peggio, affé, per me!
(venendo innanzi e fantasticando)
Pensare che un dì
non era così!
La gente pareva
in casa fioccar!
Ed io… Bada qua…
Bada là!…
Gli affari doveva
di corsa sbrigar!
A questo una celia,
a quello un sorriso…
A tutti un buon viso
il più lusinghier!
Da lor corteggiata,
da lor festeggiata,
da loro festeggiata,
vivea per godermela,
e a tutti piacer.
Maledetta la Sirena!
Vorrei dir finché avrei lena
se non fosse la paura,
legge dura,
che m’impone di tacer!

Scena seconda
Karl con una piccola valigia fra le mani, da viaggiatore, dal fondo – Ienny, in scena.

KARL
(entrando, a Ienny)
Ehilà, ragazza!

IENNY
(respirando con enfasi, e poi da sé)
Ah! (Un uom, alfin!)
(con molta grazia a Karl)
– Cosa comanda,
signor? Questo è l’albergo della «Fraternità».
Sempre affollato, sempre…

KARL
(interrompendo)
I preludi da banda!
V’ha una camera vuota?

IENNY
(ingenuamente)
Una? Ma in verità
le son tutte, adesso.

KARL
(deponendo la valigia)
Meglio così!

IENNY
(sardonica)
Lei crede? (Un bell’originale!)

KARL
Detto mi fu che qui
disporre anche d’un cembalo si possa…

IENNY

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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