La sonnambula

Melodramma

Libretto di Felice Romani
Musica di Vincenzo Bellini

Prima esecuzione: 6 marzo 1831, Milano, Teatro Carcano.
Video dell’opera

Personaggi

Il conte RODOLFO signore del villaggio basso
TERESA molinara mezzosoprano
AMINA orfanella raccolta da Teresa, fidanzata ad Elvino soprano
ELVINO ricco possidente del villaggio tenore
LISA ostessa amante di Elvino soprano
ALESSIO contadino, amante di Lisa basso
Un NOTARO tenore

Contadini e Contadine.

La scena è in un villaggio della Svizzera.

Libretto – La sonnambula

Atto primo

[Introduzione]

Scena prima
Piazza d’un villaggio. Da un lato un’osteria, dall’altro un mulino, in fondo colline praticabili.
All’alzarsi del sipario odonsi da lungi suoni pastorali e voci lontane che gridano: «Viva Amina!» Sono gli abitanti del villaggio che vengono a festeggiare gli sponsali di lei.
Esce Lisa dall’Osteria, indi Alessio dai colli.

[N. 1 – Coro]

CORO
Viva Amina! viva ancor!

[N. 2 – Cavatina]

LISA
Tutto è gioia, tutto è festa…
sol per me non v’ha contento:
e per colmo di tormento
son costretta a simular.
O beltade a me funesta
che m’involi il mio tesoro,
mentre io soffro, mentre moro,
pur ti deggio accarezzar!

ALESSIO
Lisa! Lisa!…

LISA
(per partire)
Oh! l’importuno!

ALESSIO
Tu mi fuggi!…

LISA
Fuggo ognuno.

ALESSIO
Ah! non sempre, o bricconcella,
fuggirai da me così.
Per te pure, o Lisa bella,
giungerà di nozze il dì.
(durante il colloquio di Lisa e di Alessio, i suoni si sono fatti più vicini, e più forti le acclamazioni)

Scena seconda
Scendono dalle colline Villani e Villanelle, tutti vestiti da festa, con strumenti villerecci e canestri di fiori. Giungono al piano.

CORO
Viva Amina!

ALESSIO
(unendosi al coro)
Viva!

LISA
(indispettita)
(Anch’esso!
Oh dispetto!)

CORO
Viva ancora!

ALESSIO
Qui schieràti… più d’appresso…

LISA
(Ah! la rabbia mi divora!)

Insieme

ALESSIO E CORO
La canzone preparata
intuonar di qui si può.

LISA
(Ogni speme è a me troncata:
la rivale trionfò.)

[N. 3 – Coro]

ALESSIO E CORO
In Elvezia non v’ha rosa
fresca e cara al par d’Amina:
è una stella mattutina,
tutta luce, tutta amor.
Ma pudica, ma ritrosa,
quanto è vaga, quanto è bella:
è innocente tortorella,
è l’emblema del candor.

Insieme

LISA
(Ah! per me sì lieti canti
destinati un dì credei:
crudo amor, che sian per lei
non ho cor di sopportar.)

ALESSIO
(avvicinandosi a Lisa)
(Lisa mia, sì lieti canti
risuonar potran per noi,
se pietosa alfin tu vuoi
dare ascolto al mio pregar.)

ALESSIO E CORO
Te felice e avventurato
più d’un prence e d’un sovrano,
bel garzon, che la sua mano
sei pur giunto a meritar.
Tal tesoro amor t’ha dato

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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