La virtù trionfante dell’amore e dell’odio overo Il Tigrane

Dramma per musica in tre atti
RV 740

Musica: Antonio Vivaldi
Libretto: Francesco Silvani
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Capranica, Carnevale 1724

Ruoli:

  • Mitridate, re di Ponto ed amante di Apamia
  • Tigrane, re di Armenia sotto il nome di Farnace ed amante di Cleopatra
  • Cleopatra, figlia di Mitridate ed amante di Tigrane
  • Oronte, principe di Sinope, fratello di Apamia, favorito di Mitridate ed amante di Cleopatra
  • Apamia, sorella di Oronte ed amante di Tigrane
  • Clearte, principe dei Messageti, confederatodi Mitridate ed amico di Tigrane
  • Arbante, ajo di Cleopatra

Scritta in collaborazione con Benedetto Micheli (atto primo) e Nicola Romaldi (atto terzo)
La musica è andata perduta.

Eccellentissìma Signora.

Questo Dramma da mè all’ E. V. consacrato, che nel suo Frontespizio porta il titolo della Virtù Trionfante, non poteva incontrare miglior Patrocinio, che quello del nome immortale di V,E., e ciò per le sue rare prerogative, le quali l’hanno resa consorte dell’Eccellentissìmo Sig. Don Marco Antonio Conti Duca di Guadagnolo, degnissimo Nepote dell’Ottimo Regnante Pontefice, siccome per esser’ Ella discesa dalla nobilissìma, e generosa Prosapia Papareschi Mattei, la quale per mezzo delle sue eroiche virtuose azzioni non solo ha saputo regnare nel Vaticano Soglio già cinque secoli scorsi, mà ha saputo trionfare anche con la spada tanto à i commandi dell’Armate Pontificie, quanto nell’Oltramontane contro Ottomani, ed altre Barbare Nazioni alla Testa delle Truppe Imperiali Austriache, tralasciando, per non esser prolisso, un numero infinito de Porporati, Patriarchi, e Senatori sì nell’antico, che moderno Senato, ascesi tutti à simili gradi per la strada della Virtù: Se la Virtù è stata sempre la lancia del suo onorato tralcio, conoscerà non solo il Mondo, mà V. E. istessa, che ad altri non poteva spettare la presente Dedica, e la protezione di quest’Opera. Degnisi in tanto V. E. di gradire cotesta picciola offerta, la quale altro non è, che un Teftimonio vero della mia ossequiosa servitù, che mi costringe dirmi
Di V. E.
Umiliss. Devotiss. ed Obligatiss. Servitore
Federico Capranica

Argomento

Quel famoso Mitridate Rè di Ponto, ed altre Provincie nell’Asia, che con quarant’anni di continua Guerra quasi stancò la Potenza Romana, e per maggiormente fortificarsi contro la medesima, ricercò per Collegato, e per Genero Tigrane Rè di Armenia, a cui diede in Sposa Cleopatra sua Figlia, come riferisce Giustino al lib. 38. Fingesi, che tra i Rè d’Armenia, e di Ponto fosse grave, ed antica inimicizia; ma invaghitosi Tigrane per fama della bellezza di Cleopatra, ed acceso maggiormente per la veduta del suo Ritratto, si portasse incognito, e sotto nome di Farnace alla Corte, ed indi a servir nelle Armate del di lei Padre, delle quali in poco tempo per le sue valorose azzioni giungesse al Comando, ed ottenesse per Mitridate più vittorie acquistando per luì i Regni dì Bittinia, e Capadocia con spogliarne del primo Nicomede, e del secondo Ariobarzane.

Parimente fingesì, che Tigrane appena veduta Cleopatra, ed ella lui, si accendessero reciprocamente, ma in occulto: E che Mitridate già libero per morte della Consorte s’invaghisse d’Apamia Dama di Ponto, ma da questa non corrisposto, bensì lusingato, e ciò per esser’ ella amante occulta di Tigrane, al quale scopertasi ne viene dal medesimo con varj pretesti ripulsata, ed anche a fine d’esser’ arbitra de’ Regj voleri, e favorire i disegnì ambitiosi d’Oronte suo Fratello, che sù la base degl’amori Reali fabrica le sue speranze al Trono aspirando alle nozze di Cleopatra, che lo disprezza, e lo rigetta; ma alla fine e di questi Amori, e degl’Odj tra i Re d’Armenia, e di Ponto trionfa la Virtù di Tigrane, e la Costanza di Cleopatra. Sopra il sudetto Istorico fondamento, e sopra detti verisìmili avvenimenti è fondato il presente Drama, intitolato: La Virtù Trionfante dell’Amore, e dell’Odio, ò vero il Tigrane, il quale principia dall’ultima azione di Tigrane, e dal suo disbarco nel Porto di Sinope, ov’ è ricevuto da Mitridate.

Libretto – La virtù trionfante dell’amore e dell’odio

 

ATTO PRIMO

 

Scena prima

 

Porto di Mare con Vascelli, e Triremi adornate di Fanali accesi, e Bandiere festive.
Piazza in terra illuminata, ed apparata di Drappi con Archi, Statue, e Trofei.

Mitridate con Guardie da una parte, dall’altra Apamia, e Tigrane sotto nome di Farnace con Clearte, che sbarcano da una Trireme con il loro seguito di Soldati, che portano Bandiere, ed altre spoglie nemiche
Choro di Soldati, e Popoli in Terra.

Coro e Apamia

Vivi, e regna invitto Rè,

Apamia

E felici gli anni, e i dì
Volga il Ciel sempre per tè.

Coro

Vivi, e regna invitto Rè.

Tigrane e Clearte

"Dimmi il mio nome prima dell'alba, e all'alba vincerò"
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